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La Cina è vicina (origini del SARS-COV2)

Aggiornamento: 5 gen 2022



"La Cina è vicina" , il film di Marco Bellocchio del 1967 - che peraltro racconta una storia di tradimenti borghesi tra assessori socialisti, nobildonne di provincia e maoisti emiliano-romagnoli - è oggi una realtà, tuttaltro che simbolica.


Bravo, quindi, al nostro regista piacentino per averci avvertito già mezzo secolo fa.


Non solo, oggi gli italiani sembrano aver tanto preso sul serio l'avvertimento fatto da Bellocchio più di cinquanta anni fa, che, come certificato da un' indagine Swg di aprile del 2020, il 53% dei nostri connazionali esprime preferenze per i cinesi e non per gli Usa, apprezzati soltanto per un misero 17%!


E dire che il nostro Presidente della Repubblica, nel 2019, prima della sua misteriosa trasformazione avutasi durante quest'anno, a margine del suo viaggio nelle terre del Grande Dragone asiatico, pare abbia affermato una cosa molto sensata: siamo amici della Cina, ma restiamo fedeli ai nostri alleati atlantici e agli Stati Uniti, in particolare [1].


Si sa. Gli italiani, in generale, ascoltano il Presidente del Repubblica solo nel messaggi di fine d'anno. Ma, altri italiani, probabilmente quelli che contano, per davvero, non l'ascoltano mai. Sicché per anni le imprese hanno furbescamente delocalizzato in Cina la produzione idustriale [2], pensandola alla Bellocchio: la Cina è vicina ed il suo capo, XI Jinping, è un pezzo di marzapane.


Poi da quel pezzo di marzapane di XI ci arriva l' ennesimo virus cinese che ammazza millemilia italiani, e non si trova di meglio, per mascherarne l'origine, che chiamarlo alchemicamente Covid-19, attribuendone la responsabilità alla natura offesa dai danneggiamenti perpretrati dall' uomo, direbbe il Santo Padre Vaticano; tanto per farci aumentare, ancora, il solito senso di colpa con cui, già da diverse decadi, si usa pascere l'uomo occidentale, colpevole della sua stessa esistenza .


Anzi, a proposito delle bellurie che piovono in Italia anche dalle mura leonine, come non ricordare allora quelle incredibili dichiarazioni del 2018 del mons. argentino Marcelo Sanchéz Sorondo che, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, ha sostenuto che è proprio in Cina che vive e prolifica la Dottrina Sociale della Chiesa!


Ma veniamo al serio: da dove ci proviene, tra capo e collo, la catastrofe virale che stiamo vivendo?


Asia Times, così come ci ha riferito Joseph Tritto, ci informa che osservazioni satellitari rilevano "un evento pericoloso (hazardous event) si è verificato nel laboratorio di Wuhan tra il 6 e l'11 ottobre del 2020, causando un blackout dei cellulari all'interno del laboratorio e nelle sue immediate vicinanze". [3] Né si immagini che tale laboratorio di Wuhan sia mai stato un laboratorio specializzato nell'analisi del sangue e delle urine dei malati. "L' Istituto di virologia di Wuhan, sotto l'egida dell' Accademia delle Scienze cinesi, ospita il Wuhan National Biosafety Laboratory (Laboratorio Nazionale di Biosicurezza), l'unico sito", tra i 15 o venti presenti in Cina, "con sicurezza P4", ossia sicurezza massima [4].


Avete capito bene! Il laboratorio P4 di Wuan è proprio un luogo in cui si studiano con l'ingegneria genetica le guerre, le armi biologiche e le tecniche di sicurezza appropriate a tali ordigni, proibiti dalla Convenzione Internazionale sulle armi biologiche - Convention on Biological Weapons (BWC), o Convenzione sulle armi biologiche e tossiche - Biological and Toxin Weapons Convention (BTWC).


Ebbene, la Cina ha firmato tale convenzione. Ma, nell' elenco degli stati che hanno aderito alla Convenzione, la Cina è classificata come Paese che ha aderito ma non ratificato il BWC. Si tratta dell'unico grande Paese che si permette una condotta simile.


Degna di nota particolare è, comunque, la circostanza, verificatasi a ridosso della celebrazione a Wuhan (18÷27 ottobre del 2020) dei Giochi Militari Inernazionali. In questa circostanza, Radio Free Asia (RFA) rivela che alcune delegazioni (Francia, Italia, Svezia e Spagna) hanno contratto una grave forma di influenza.

In particolare, l'emittenza afferma che "la campionessa mondiale di penthatlon, la francese Elodie Clouvel, si è ammalata insieme al suo fidanzato e ad altri atleti francesi. Recentemente la Clouvel è stata visitata da un medico militare che avrebbe detto di aver forse contratto il Covid-19. La RFA riferisce che la stessa cosa è accaduta all' ex campione olimpico italiano di scherma Matteo Tagliariol e ad altri atleti che soggiornavano con lui nella stessa camera..."


Bene, e per concludere, qualcuno, che fortunosamente mi legge, ha notizia di un qualche comunicato sulla vicenda delle Autorità sportive italiane?


In caso positivo vi prego di farmene cenno!

 

NOTE




[3] Joseph Tritto (Prefazione di James Goldberg), La Chimera che ha cambiato il mondo, Ed. Cantagalli, Siena (settembre) 2020, pagina 86 e nota 5.


[4] Ibidem, pag. 52.


 

Immagine di copertina: Calliope Circus - Illustrazione di EM Jackson pubblicata sul The Saturday Evening Post, il 23 maggio 1925



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